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28.12.2021
| Tempo di lettura: 6 min

5 “good news” tech dal 2021

28 Dicembre 2021

Chiusura d’anno, tempo di bilanci: le buone notizie del 2021 in ambito innovazione e sostenibilità

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Si sta chiudendo un altro anno inevitabilmente segnato, seppure in modo diverso, dalla pandemia. Ma anche quest’anno la tecnologia e l’innovazione ci hanno aiutato a migliorare le nostre vite.

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Quando, un anno fa, cominciava la distribuzione dei vaccini in tutta Europa, molti di noi probabilmente pensavano che a quest’ora il Covid-19 sarebbe stato solo un brutto ricordo. E per quanto le speranze degli inesperti – seppure umane – siano rimaste per lo più deluse, oggi riusciamo a intravedere una via di uscita verso quel “ne usciremo migliori” che è stato l’augurio del 2020. Anche grazie alla tecnologia.

Ecco 5 “good news” tech che abbiamo selezionato per il 2021, da mettere sul lato “buono” della bilancia.

1 – Il ruolo della tecnologia nella distribuzione dei vaccini

Se normalmente la supply chain pharma è soggetta a regolamentazioni e necessità che ne aumentano la complessità, nel caso dei vaccini, durante il 2021, è stato necessario mettere in moto una macchina logistica internazionale molto ampia, ma soprattutto altamente regolamentata dalle istituzioni.

Qualche ritardo, è vero, c’è stato, senza considerare le iniziali difficoltà sui metodi di conservazione delle dosi. Ma una distribuzione così rapida ed efficiente sarebbe stata oggettivamente impossibile senza l’aiuto della tecnologia, dalle piattaforme di tracking all’integrazione dei dati e all’internet of things.

2 – La diffusione dell’identità digitale in Italia

Che la pandemia avesse premuto sull’acceleratore della trasformazione digitale è stato chiaro già dal primo semestre del 2020: la tecnologia è stata uno strumento fondamentale (e “obbligato”) per garantire la continuità del business. Meno scontate, invece, le ripercussioni positive sull’alfabetizzazione digitale della popolazione.

Durante il 2021 SPID ha raggiunto una diffusione del 52%, con 26 milioni di utenze attive, mentre CIE è nelle tasche di circa 25 milioni di persone. Sicuramente un’ottima base per raggiungere l’obiettivo di 40 milioni fissato dal PNRR.

3 – I governi riconoscono il ruolo dell’innovazione nella sostenibilità

Dopo il “Circular Economy Action Plan” presentato dall’Unione a marzo 2020, durante il 2021 l’UE ha fissato altri importanti obiettivi per ridurre l’impatto ambientale, come il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050. Piani ambiziosi, ribaditi anche in occasione dell’ultima COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici di Glasgow.

Durante questa conferenza, tuttavia, sono stati evidenziati anche i mancati obiettivi fissati durante la COP21. Perché, dunque, continuare ad alzare l’asticella? La fiducia nasce proprio dalle continue innovazioni tecnologiche che nascono per supportare la sostenibilità. Nel caso specifico delle emissioni di carbonio, lo stesso Mario Draghi ha affermato: “Dobbiamo essere consapevoli che le energie rinnovabili possono avere dei limiti, bisogna investire in tecnologie innovative per la cattura del carbonio”.

4 – L’Italia sale di 5 posizioni nel DESI

Se il Digital Economy and Society Index del 2020 aveva dipinto un panorama italiano di cui andare poco orgogliosi, il 2021 potrebbe segnare l’inizio di un riscatto. Nella classifica generale, infatti, l’Italia è salita di ben 5 posizioni, con dei miglioramenti in ambito connettività, servizi pubblici digitali, integrazione delle tecnologie digitali e digitalizzazione delle imprese.

5 – Il boom delle società benefit

Secondo i dati di Infocamere*, ad aprile 2021 le società benefit in Italia hanno raggiunto quota 926, il doppio rispetto a un anno prima. Di queste, più di 120 hanno ottenuto anche la certificazione B Corp, rendendo l’Italia il paese con la diffusione di società B Corp più rapida in Europa. Un ottimo risultato per il nostro paese, raggiunto anche grazie all’implementazione di tecnologie per limitare lo spreco di materie prime e favorire il riciclo e la circolarità.
Anche Intesa è sulla strada per ottenere la certificazione B Corp.

* Fonte: ilsole24ore.com, Imprese, è boom di società benefit nell’anno del Covid-19

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