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13.11.2018
| Tempo di lettura: 3 min

A che punto siamo con la Logistica 4.0 in Italia?

Quale impatto ha avuto la rivoluzione Industria 4.0 sul mondo della logistica?

Il recentissimo Osservatorio Contract Logistics 2018 del Politecnico di Milano ha fatto il punto sulla situazione, distinguendo innanzitutto due periodi. Uno iniziale, in cui le prime soluzioni di Logistica 4.0 sono state introdotte nei sistemi di logistica di fabbrica. E uno tuttora in corso, in cui Industria 4.0 è entrata anche nella logistica distributiva, con lo sviluppo di soluzioni per il magazzino e i trasporti. In gran parte dei casi queste soluzioni sono state adottate a supporto di un singolo processo. La Ricerca però evidenzia che i vantaggi più grandi vengono dall’integrazione tra diverse soluzioni di Logistica 4.0, e quindi tra le aree del magazzino e tra i nodi della supply chain.

Più in dettaglio, la comunicazione automatica tra sistemi informativi, macchine e oggetti smart può portare a una migliore pianificazione e gestione delle attività di ricevimento merci e stoccaggio, grazie all’integrazione tra fabbriche e magazzini. Ma anche delle attività di allestimento ordini e spedizioni, mediante l’interconnessione tra magazzini centrali, magazzini periferici e mezzi di trasporto. Ad esempio esistono casi in cui le attività di preparazione degli ordini in magazzino vengono lanciate in automatico dal WMS sulla base di alert ricevuti da sistemi GPS a bordo dei mezzi di trasporto. In altri casi, lettori ottici ai varchi d’accesso al piazzale del magazzino leggono in automatico la targa dei mezzi in ingresso e la comunicano al sistema informativo. Il quale, dopo aver verificato lo stato d’avanzamento ordini, procede all’assegnazione di una baia di carico o uno slot di parcheggio, comunicata all’autista tramite sms o sistema automatico di megafonia.

L’alto interesse verso le soluzioni di Logistica 4.0 è strettamente legato ai benefici attesi. Gli operatori del settore si aspettano aumenti della produttività (48% dei 75 committenti e fornitori di servizi logistici italiani che hanno partecipato all’indagine), miglioramenti della sicurezza (23%), della visibilità sui processi e della tracciabilità dei prodotti (37% e 27%). Questi risultati indicano interesse verso un ampio spettro di soluzioni. L’aumento della produttività è legato all’automazione di alcuni processi, per esempio con carrelli ad automazione ibrida o full, COBOT e smart warehouse. Il miglioramento della sicurezza può derivare dalla comunicazione tra risorse, e da un processo decisionale in parte decentralizzato, con l’adozione di sistemi di segnalazione di ostacoli e frenata automatica. Infine l’aumento di tracciabilità e visibilità si può ottenere con oggetti smart come sensori e beacon che rilevano dati e li inviano al sistema informativo.

Con un’attesa così forte di benefici, cosa frena la Logistica 4.0? Il 35% dei rispondenti indica i tempi di rientro dell’investimento, il 27% la disponibilità dei committenti a pagare tariffe più alte per servizi innovativi, il 23% la difficoltà di interfacciare sistemi informativi diversi, e il 21% la carenza di competenze specifiche per gestire queste nuove soluzioni.

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