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31.03.2020
| Tempo di lettura: 5 min

Come e perché il Digitale rappresenta il maggior abilitatore della Smart Mobility

31 Marzo 2020

Muoversi in città in modo intelligente, grazie ai servizi e alle tecnologie digitali

La gestione dell’identità digitale è un elemento chiave per il successo della mobilità intelligente. Per decenni, le città sono state costruite per agevolare gli spostamenti e favorire la circolazione dei mezzi di trasporto, le Smart City, invece, seguiranno maggiormente le esigenze dei singoli individui.

Nelle città di tutto il mondo, il traffico sta seriamente minando la mobilità, generando costi enormi non solo ai pendolari ma alla società nel suo insieme. Secondo il Texas Transportation Institute, il pendolare americano medio che ha trascorso 14 ore in ritardo nel traffico nel 1982, ne ha trascorse 34 nel 2010, ed è molto probabile che saranno più di 40 ore all’anno nel 2020.

In aggiunta alle principali sfide da affrontare per il settore e per le aziende che ne fanno parte, va notato che l’aggiunta di nuove capacità infrastrutturali per alleviare la congestione è notoriamente lenta e costosa a causa degli impatti ambientali da analizzare, i terreni e i permessi da acquisire, le persone da trasferire e il tempo di costruzione. Fortunatamente, ci sono modi innovativi per fare un uso più efficiente delle infrastrutture esistenti ed il Digitale rappresenta uno di questi.

Non esiste alcun aspetto del viaggio che non venga trasformato dall’IT. Pianificazione del viaggio, decisione tra le diverse opzioni di trasporto per un determinato tragitto, individuazione real time del percorso mentre si è in auto, su un mezzo o a piedi, senza tralasciare fenomeni come la riduzione degli spostamenti per via dello smartworking.

Siamo nel bel mezzo di una vera e propria rivoluzione del mercato della mobilità e si stanno sviluppando nuovi modelli che ci mostrano come gli individui, i dati e gli oggetti si possono muovere in modo più pulito, più sicuro, più economico, più efficiente e conveniente. Sono questi i principali valori attorno ai quali si sviluppa il programma del “Techstars Smart Mobility Accelerator” in OGR Tech a Torino, di cui anche Intesa (Gruppo IBM) è parte attiva nella guida e nel programma di mentorship per le startup coinvolte.

L’industria dell’auto è tra quelle maggiormente coinvolte nella rivoluzione. Diversi studi hanno rilevato come le automobili si evolveranno in un modo simile a come i telefoni si sono evoluti in smartphone; entro i prossimi anni le auto diventeranno veicoli interconnessi che accedono, consumano, creano e condividono informazioni con autisti, passeggeri, altri veicoli e infrastrutture pubbliche, secondo le logiche dell’Internet of Everything.

Ciò non significa, tuttavia, che abbiamo già compreso come utilizzare questi sviluppi per rendere il viaggio uniformemente più piacevole o conveniente. La sfida, quindi, è quella di sfruttare la straordinaria innovazione in atto per fare un uso molto più efficiente del sistema di trasporto esistente.

Il successo della Smart Mobility: integrazione dei dati, IoT e Identità Digitale Federata

Mentre l’industria si avvia a tutta velocità verso l’elettrico e i veicoli a guida autonoma, le auto connesse diventeranno presto uno standard globale e saranno parte di un ecosistema IoT complesso in cui applicazioni e servizi di vario tipo coesistono. La sicurezza e la privacy sono tra le sfide più immediate per i produttori di automobili e, in questo contesto, l’identità digitale avrà un ruolo sempre più importante in quanto consente di perseguire lo sviluppo di una mobilità incentrata sul cliente.

Siamo infatti ormai prossimi alla diffusione in scala di veicoli e auto intelligenti e predittive in grado di identificare gli utenti, intuire la destinazione desiderata e il modo migliore per arrivarci. Si occupano, inoltre, di rendere il tragitto piacevole, ottimizzando, ad esempio, parametri come climatizzazione e musica.

I dati richiesti per raggiungere questo livello di interazione transitano tuttavia in sistemi diversi, molti risiedono all’interno del veicolo e molti provengono da fonti “oracolo” esterne; alcuni dati sono persistenti, altri sono variabili in tempo reale. In aggiunta, ogni individuo possiede un profilo personale univoco, una propria rete di relazioni, posizione finanziaria e sociale definita, preferenze e caratteristiche di vario tipo che lo identificano chiaramente, ovvero ha una propria identità. L’identità digitale è molto più di un semplice meccanismo per autenticarsi e impostare le preferenze, è uno strumento fondamentale per abilitare la Smart Mobility e per accedere al macro-ecosistema delle Smart City. I fornitori di servizi che offrono esperienze digitali connesse all’auto, grazie alle informazioni correlate e all’impiego dalle identità digitali federate, possono collaborare alla costruzione di servizi di mobilità potendo contare sulla sicurezza, la fiducia e l’interoperabilità dei sistemi che viene garantita da una serie di elementi e pratiche condivise:

  • infrastrutture scalabili
  • fiducia tra le parti
  • strumenti certificati
  • condivisione degli obiettivi

Integrata in un veicolo fin dalle fasi di progettazione, l’identità digitale federata consente interazioni sicure e senza soluzione di continuità tra utenti e veicoli, anche tra sistemi differenti.

La piattaforma di Digital Identity di Intesa abilita le interazioni sicure tra utenti, dispositivi e cose che consentono lo sviluppo di progettualità complesse in ambito Smart Mobility. Permette inoltre di massimizzare l’integrazione tra sistemi, rispondendo contestualmente alle più stringenti normative in tema di privacy e consenso.

Per maggiori informazioni, contatta il nostro team.

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