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19.02.2019
| Tempo di lettura: 5 min

Industrial Internet of Things tra dati, sensori e processi

L’IoT si sta affermando come componente fondamentale dei progetti industriali, rendendo intelligenti i macchinari e facendo evolvere le linee di produzione; attraverso l’integrazione di sensori, i dati raccolti ed elaborati diventano una fonte di informazione fondamentale per le aziende.

Nascita ed evoluzione dell’Internet of Things

L’internet of Things (IoT o Internet delle cose), in quanto tecnologia che permette di ottimizzare la capacità di raccolta dei dati da svariate sorgenti, concorre agli obiettivi aziendali per ottenere una maggiore digitalizzazione e automazione dei processi.
L’IoT consente agli oggetti, attraverso l’utilizzo di internet, di connettersi tra loro e con le persone, rendendo disponibile un gran quantitativo di dati. Questi saranno resi disponibili agli utenti finali, ma potranno essere utilizzati anche dalle imprese per migliorare i processi decisionali e la gestione del personale. Diventeranno così indispensabili alle aziende per offrire migliori servizi, stimolandole ad intraprendere percorsi innovativi di business.
L’IoT è nato per localizzare e identificare lo spostamento degli oggetti da un luogo fisico ad un altro, così da individuare automaticamente non solo i dati dei singoli mezzi, ma anche i dati dei singoli articoli. Il progresso tecnologico ha poi fatto evolvere il concetto dell’IoT, trasformandolo da una ideologia ad una reale interconnessione tra la rete e gli oggetti (*).
Con lo sviluppo di internet, inteso come connettività ma anche come l’insieme dei servizi e delle applicazioni offerte, l’Internet of Things si è evoluto sia per il singolo sia per l’industria. L’Industria 4.0 ha così iniziato a modificare la propria strategia aziendale legandola ad una sempre più adeguata e veloce infrastruttura tecnologica e con grande capacità di immagazzinamento, in grado di gestire grandi moli di dati (i cosiddetti Big Data).

Industria 4.0, IoT e mercato

La digitalizzazione delle aziende comporta la necessità di unire la strategia aziendale con un’infrastruttura tecnologica adeguata. Per gestire contemporaneamente questi due aspetti, a volte molto distanti fra loro, l’industria 4.0 ha la necessità di creare competenze nel settore Information Technology e nel processo produttivo, così da poter ottenere i massimi risultati.
L’efficacia di questa transizione a favore dell’IoT dipende principalmente da due fattori: dai sensori e dalla piattaforma IoT.
Lo scopo è quello di raccogliere dati fondamentali per il processo e per il prodotto in lavorazione. Ma tutto questo può avvenire solo se si ha a disposizione una piattaforma IoT in grado di raccogliere efficacemente ed efficientemente i dati che provengono dai sensori.
I sensori raccolgono informazioni e producono dati: senza di essi l’Internet of Things non potrebbe esistere. L’estensione dell’uso di internet connesso agli oggetti utilizzati quotidianamente rappresenta l’evoluzione tecnologica dei sensori e dei sistemi di telecomunicazione. La raccolta di questi dati permette di fornire valore aggiunto sia all’utente finale sia all’azienda. Risulta essere di fondamentale importanza l’aspetto della comunicazione dei dati raccolti dai sensori. Le tecnologie di comunicazione possono essere diverse e legate alla funzionalità del sensore stesso, ma hanno un obiettivo in comune: trasmettere le informazioni ai sistemi centrali, dove i dati saranno elaborati per poi essere presentati all’utente o messi a disposizione dell’azienda (**).
I dati prodotti dai sensori, una volta elaborati, possono essere utilizzati per creare serie temporali: in questo modo i dati si trasformano in informazioni. È in questa particolare rielaborazione dei dati forniti dai sensori che l’IoT diventa utile per l’industria 4.0.
Per mezzo di queste informazioni l’azienda modificherà il modo di concepire la manutenzione, che non sarà più incentrata su tempi fissi o sulla risposta ai guasti, ma predittiva e basata sul continuo monitoraggio. L’azienda 4.0 potrà inoltre utilizzare le informazioni raccolte per migliorare la sicurezza sul lavoro e la gestione del personale, ma anche per modificare la visione strategica, ottimizzando le scelte e gli investimenti futuri.

Analizzando l’andamento del mercato IoT si è notata un’accelerazione durante l’intero 2018: il totale dei dispositivi IoT connessi a livello mondiale ha superato i 7 miliardi. Le aziende del comparto, in particolare quelle di software e cloud, hanno registrato fatturati al di sopra delle aspettative.
Per quanto riguarda i dispositivi, sia personali che dell’industria, si stima che il numero dei dispositivi connessi arriverà ai 22 miliardi entro il 2025. Si prevede quindi una crescita positiva, stimando che il mercato IoT crescerà del 37% raggiungendo nel 2025 un valore di spesa di 1.567 miliardi di dollari***.
Questa crescita già in corso e le previsioni future confermano che ci si trova in una fase di grande trasformazione, dove l’innovazione digitale nei processi delle aziende rappresenta la chiave per la competitività ed il successo dell’industria del futuro.

 

 

Fonte (*): L’IoT nell’industria 4.0: Industrial Internet of Things, MBM Management Systems

Fonte (**): www.internet4things.it

Fonte (***): assodel.it

 


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