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18.12.2018
| Tempo di lettura: 5 min

La digitalizzazione in Italia e gli investimenti in ICT nel 2019

La digitalizzazione in Italia ha iniziato a crescere, ma occorre investire di più per colmare il gap con gli altri paesi europei. Aumentano gli investimenti nelle ICT con previsioni ottimistiche per il 2019.

Negli ultimi anni la digitalizzazione in Italia ha fatto registrare i primi dati positivi di crescita. Si tratta di numeri incoraggianti, che comunque non bastano a colmare il gap ancora esistente rispetto agli altri paesi europei. Per questo, bisogna spingere maggiormente sul digitale, continuando a investire in innovazione tecnologica e nelle nuove competenze.

È quanto emerge dal rapporto “Il digitale in Italia 2018” di Anitec – Assinform*, che spiega l’andamento della digitalizzazione nel Paese negli ultimi anni e illustra come le nuove ICT potrebbero favorire questo processo anche nel corso del 2019 e del 2020, indirizzando le priorità dei CIO sempre più verso la ricerca di nuovi investimenti e la creazione di nuove competenze digitali.

 

La digitalizzazione in Italia: segnali di ripresa

La digitalizzazione ha attuato delle trasformazioni epocali in ogni settore della vita pubblica e privata, nei modi di comunicare, di fare cultura, ma anche di produrre e di governare. Solo nel 2017, il mercato digitale in Italia è cresciuto del 2,3%, continuando nel 2018 con un 2,3%. Anche per i prossimi due anni, si prevede un andamento positivo, con una crescita del 2,8% nel 2019 e del 3,1% nel 2020.

Anche se incoraggianti, questi trend non bastano e la crescita digitale è ancora troppo debole. Secondo il rapporto di Anitec – Assinform, infatti, il Paese si è rimesso in moto, grazie anche a una ripresa degli investimenti in ICT e nuove tecnologie, ma non è ancora al punto di svolta, poiché il gap da colmare è ancora molto grande. Serve una marcia in più, bisogna continuare a investire nel digitale, innalzando la produttività complessiva attraverso l’innovazione diffusa.

 

La nuova sfida del digitale in Italia

Secondo Assinform, la vera sfida per l’Italia è lanciare nuovi programmi sul territorio per colmare le carenze di competenze digitali, dare spazio alle startup e coinvolgere nel digitale piccole e medie imprese.

Oggi, grazie al piano Industria 4.0 o a quello sulla banda ultra larga, si iniziano a vedere già i primi risultati: gran parte delle priorità dei CIO sono rivolte alla semplificazione dei processi di produzione con ICT di ultima generazione, l’80% degli imprenditori conosce le potenzialità delle tecnologie avanzate come AI, Internet of Things, Cloud e Blockchain e migliaia di imprese hanno deciso di impegnarsi in progetti concreti di digitalizzazione.

 

Il mercato del digitale in Italia nel 2019

Se nel 2017 il valore complessivo del mercato digitale ha registrato più di 68.700 milioni di euro, si prevede che nel 2019 esso arrivi a superare i 72.200 milioni di euro, e relative previsioni di crescita anche nel 2020 fino a 74.500 milioni di euro.
Questi numeri incoraggianti sono legati alle dinamiche delle ICT, che nel 2017 hanno fatto registrare un incremento dell’1%, e alla grande diffusione dei Digital Enabler (IoT, Cybersecurity, Cloud, Big Data, Servizi Web e Mobile Business), il cui mercato è cresciuto del 16,7%**.

Il comparto ICT continuerà infatti a crescere nei prossimi anni con una velocità dell’1,2%. Anche se inferiore alle attese, il tasso di incremento è comunque un segno di miglioramento rispetto al passato recente e contribuisce a rafforzare i segnali positivi sulla digitalizzazione in Italia.

Nel settore delle ICT, la crescita maggiore è legata a prodotti software e a servizi di gestione e di telecomunicazione fissa, basati su una connessione internet a banda larga.

Nel 2019 e nel 2020, si prevede che le dinamiche del mercato del digitale italiano continueranno ad essere sostenute dall’andamento di queste tecnologie, così come dai contenuti e dalla pubblicità digitale.

 

Servizi ICT e Cloud

A fine 2017 il settore del software e delle soluzioni ICT ha fatto registrare un incremento del 5,9% rispetto al 2016. A spingere in tal senso è stato principalmente il segmento del software applicativo, per cui è prevista una crescita del 7,9% nel 2019 con un valore complessivo di investimenti sul mercato di oltre 7.600 milioni di euro.

A determinare questo andamento è soprattutto la richiesta di soluzioni in ambito IoT (+20%) e di nuove piattaforme Web (+14,2%.) in diversi settori e nell’industria. Aumenta anche la domanda per le componenti di Cybersecurity, prioritarie per i CIO, con una crescita prevista per il 2019 del 12,1% e un valore di mercato di oltre 1.300 milioni di euro.

In questo ambito si inseriscono inoltre le soluzioni di reportistisca e di gestione documentale, sempre più richieste dalle aziende per la digitalizzazione e una migliore organizzazione del patrimonio informativo aziendale. Cresce anche la domanda di soluzioni legate alla progettazione e alla produzione e aumentano gli investimenti in ambito industriale per le componenti MES, così come l’interesse per i servizi SaaS e l’adozione di applicazioni in Cloud.

La richiesta di servizi ICT è legata principalmente alle tecnologie connesse con i servizi Cloud, che nel 2017 ha fatto registrare una crescita del 23.3% e per cui si prevede un andamento positivo anche nel 2019, anno in cui potrebbe raggiungere un valore di mercato pari a 2.784 milioni di euro. Il Cloud è sicuramente una delle priorità dei CIO, sia per gli obiettivi di efficienza economica, sia per la flessibilità nella gestione delle risorse IT, sia per la messa a punto di nuove strategie di digital transformation.

 

 

*Fonte: ildigitaleinitalia.it

**Fonte: ildigitaleinitalia.it/rapporto-assinform

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