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12.06.2020
| Tempo di lettura: 5 min

L’AI per la Supply Chain: ridurre l’impatto del lockdown

12 Giugno 2020

Come affrontare le conseguenze del Covid-19 e del lockdown sui processi di Supply Chain con gli strumenti dell’AI

La pandemia mondiale e il conseguente lockdown hanno prodotto degli enormi cambiamenti aggravando problematiche già presenti nelle filiere e relative Supply Chain. I Supply Chain Manager possono affrontare la nuova situazione socio-economica sfruttando gli strumenti forniti dall’Intelligenza Artificiale, che consentono una rapida risoluzione dei problemi e la previsione dei rischi.

L’impatto del lockdown sulle organizzazioni aziendali ha prodotto degli inaspettati cambiamenti, per lo più dovuti all’interruzione dei flussi della domanda, che hanno ampliato le già presenti difficoltà della Supply Chain. Oggi esistono degli strumenti che permettono di affrontare queste sfide e aiutano a prevedere i problemi; l’analisi dei dati e l’Intelligenza Artificiale sono degli ottimi strumenti a disposizione dei Supply Chain Manager per la risoluzione dei problemi.

Le difficoltà della Supply Chain provocate dal lockdown

Come si è detto, l’attuale scenario socio-economico, inaspettato ed imprevedibile, ha amplificato le difficoltà della Supply Chain. I responsabili di filiera hanno dovuto far fronte a situazioni impreviste, spesso senza aver la possibilità e i mezzi per affrontarle in maniera organizzata.

Il lockdown ha dato vita a uno scenario indefinito, dove l’incertezza della domanda ha spesso portato a sua volta a un problema di obsolescenza e deterioramento delle scorte e quindi svalutazione di magazzino. Inoltre la mancanza di visibilità dell’intera filiera ha accentuato le problematiche sul prodotto finito rimasto fermo in magazzino e ha creato difficoltà di stima del valore dell’invenduto.

L’interruzione del flusso usuale con i fornitori ha creato serie difficoltà alle aziende che, per non interrompere la produzione e la fornitura ai clienti, si sono dovute rivolgere ad un nuovo fornitore. La mancanza di diversificazione degli approvvigionamenti ha, in molti casi, portato i manager a doversi accontentare di una fornitura più costosa o non all’altezza dei propri standard.
In particolare nella grande distribuzione, non è stato possibile fare previsioni sui picchi di domanda provocati dal lockdown (come è accaduto, ad esempio, con il lievito) e, conseguentemente, le aziende hanno dovuto affrontare l’improvviso problema dell’empty-shelf, con un numero sempre più elevato di consumatori indirizzati verso l’e-shelf.

Rispetto al passato però esistono degli strumenti che permettono ai Supply Chain Manager di gestire al meglio i problemi e addirittura prevederli, anche quando si presentano contemporaneamente e improvvisamente.

L’Intelligenza Artificiale e l’analisi dei dati a disposizione della Supply Chain

Grazie all’Intelligenza Artificiale, il Supply Chain Manager può ottenere una visibilità end-to-end, migliorare la collaborazione interaziendale e ottenere raccomandazioni predittive che consentono la risoluzione dei problemi e offrono previsioni su problematiche future.

L’AI consente infatti di correlare e organizzare in un unico strumento tutte le informazioni che provengono dai magazzini, dai fornitori, dal planning e da fonti esterne al mondo produttivo offrendo le adeguate informazioni a chi ne deve disporre per prendere le decisioni al momento giusto.

Altro vantaggio degli strumenti di Intelligenza Artificiale a disposizione del Supply Chain Manager, inoltre, è anche quello di far meglio comprendere la propria Supply Chain ai collaboratori, mettere in comunicazione i team aziendali, prevenire i rischi di interruzione o inefficienze della Supply Chain, oltre che ridurre i costi operativi e difendere ed incrementare la customer satisfaction.

Gli strumenti di Intelligenza Artificiale avrebbero consentito di risolvere tempestivamente tutte le problematiche che la Supply Chain ha incontrato durante l’inaspettato lockdown, e che si potrebbero (eventualmente) ripresentare in una situazione simile; questi strumenti infatti permettono di monitorare la disponibilità delle materie prime, fornire avvisi tempestivi su potenziali scorte eccessive e raccomandazioni su come agire per mantenere l’equilibrio delle stesse. Offrono inoltre soluzioni alla mancanza di visibilità, grazie all’analisi di milioni di dati elaborati in breve tempo e all’invio di smart alert in merito all’evasione degli ordini e all’analisi di sales orders eccessivi. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale fornisce informazioni sui fornitori, così da bilanciare i flussi e i tragitti dislocando i prodotti strategici per l’azienda.

Intesa (Gruppo IBM) offre strumenti di Intelligenza Artificiale che consentono alle aziende di risolvere i problemi e migliorare le performance della Supply Chain proponendo soluzioni che consentono ai manager di prendere le giuste decisioni in maniera tempestiva, prevedendo eventuali problematiche, con l’obiettivo finale di soddisfare i clienti. Il webinar “Mitigare gli impatti da Covid-19 sui processi di Supply Chain grazie all’AI” è ancora disponibile on demand.

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