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08.01.2019
| Tempo di lettura: 6 min

Marketing più organizzato e “agile” con l’Agile

8 Gennaio 2019

L’Agile e l’agilità sono concetti differenti ma complementari che supportano aziende, team e individui per competere e avere successo.

Una precisazione iniziale su cosa intendiamo con i termini Agile (con la ‘A’ maiuscola) e agilità (anche agility in inglese) è essenziale comprenderne perimetro e coesistenza: l’agilità è la capacità di rispondere ai cambiamenti del contesto che ci circonda; l’Agile rappresenta un insieme di strumenti e tecniche che ci aiutano a raggiungere l’agilità.

Nell’era del Digitale, una parola divenuta sempre più ricorrente è “smart” (smart-phone, smart-tv, smart-city, smart-working, ecc.); anche a livello organizzativo le aziende hanno realizzato quanto sia importante strutturare degli smart-team che siano in grado di allocare autonomamente ed efficacemente le risorse in modo da concentrarsi su ciò che conta davvero e nei tempi corretti.

Il mondo intorno a noi sta infatti cambiando più velocemente che mai; l’agilità aziendale, anche nota come business agility, sta rispondendo alle nuove esigenze dei clienti, alle mutevoli condizioni del mercato, alle tecnologie emergenti e persino alla legislazione. È in questo contesto che negli ultimi anni l’Agile e l’agilità sono divenuti concetti molto attuali e dibattuti.

In ambito Marketing, l’agilità può essere descritta come la velocità con cui è possibile regolare il marketing mix per fornire un maggiore valore per l’audience a cui ci si rivolge e migliorare il ritorno di investimento delle differenti iniziative intraprese. L’Agile, che è già molto praticato per via dei numerosi benefici che può portare in area marketing, va interpretato invece come la serie di processi di ricerca, test, sviluppo e implementazione di progetti che prediligono rilasci incrementali di contenuti, frutto di iterazioni sequenziali, rispetto a campagne “Big Bang” massive.

 

Metodi e modelli Agile differenti per raggiungere l’agilità nel Marketing

Secondo l’ultimo report sullo stato dell’Agile Marketing 2018*, realizzato da AgileSherpas in collaborazione con Kapost, il 61,3% degli intervistati afferma di avere in programma l’avviamento di un percorso Agile entro un anno. Questo conferma l’esigenza di cambiare la natura di come le attività di marketing sono pianificate, eseguite e valutate.

La ricerca ha messo in evidenza che la maggior parte di coloro che hanno già sperimentato l’Agile (44%) adotta un ibrido di più metodologie. Tra le opzioni tradizionali , i marketer preferiscono Scrum (17,9%), poi Kanban (12,7%) e infine Scrumban (10,7%). Scrum, Kanban e Scrumban sono sicuramente i modelli più diffusi ma si stanno rapidamente diffondendo altri modelli sperimentali che adottano schemi liberi da regole e dogmi con l’unico obiettivo di aiutare i team a muoversi più rapidamente e facilmente. Questo potrebbe indurre a pensare che l’ Agile Marketing predilige la velocità a discapito della qualità.

La ricerca evidenzia invece che gli intervistati hanno segnalato proprio la qualità tra i primi tre vantaggi per il team e, più in generale, per l’organizzazione:

  • capacità di cambiare marcia rapidamente ed efficacemente in base al feedback: 54,8%;
  • migliore visibilità sullo stato dei progetti: 51,6%;
  • lavoro di qualità superiore: 46,8%.

5 consigli per organizzare le attività “agili” in modo più efficiente

Abbiamo visto come gli smart-team che hanno scelto di adottare l’Agile possono rispondere adeguatamente ai cambiamenti indotti dal contesto circostante, controllano meglio il flusso delle attività e raggiungono risultati di qualità migliore. Esistono tuttavia alcune pratiche che, indipendentemente dalla metodologia adottata, possono essere di grande aiuto per raggiungere la business agility.

1- Attribuire il giusto ordine di priorità alle cose
È necessario concentrarsi sui 3 o 5 compiti più urgenti, importanti e impegnativi. Focalizzati su un’attività per volta prima di passare a compiti meno importanti. Quando lo fai, ti sentirai più produttivo e meno ansioso.

2- Prevedere e favorire i processi di routine
Gli individui sono per natura abitudinari: quando stabiliamo delle routine, possiamo svolgere compiti più velocemente poiché non dobbiamo pensare troppo al compito da portare a termine. Introdurre delle routine per le attività più ricorrenti ti aiuta a dedicare più risorse cognitive ai progetti che lo richiedono veramente (vedi punto 1).

3- Limitare le attività multitasking
L’abilità di lavorare in multitasking è una dote importantissima e rara ma abusarne può far perdere di vista i reali obiettivi. La prossima volta che ti rendi conto di essere in ritardo rispetto ai tuoi piani, fai una pausa, poi torna indietro per concentrarti sull’unica attività che deve essere fatta in quel preciso istante (vedi punto 1). Una volta completata, puoi passare a qualcos’altro.

4- Misurare i risultati, non il tempo
Un modo per misurare i risultati invece del tempo è lavorare con le to-do list. Mantenendo aggiornate queste liste, sebbene possa sembrare oneroso in termini di tempo, ti sentirai più motivato e concentrato sui tuoi reali obiettivi dal momento che puoi vedere ciò che hai realizzato.

5- Comunicare, comunicare e ancora… comunicare
Nell’epoca delle community e della collaboration, per avere successo è necessario lavorare con gli altri. Premesso ciò, ogni individuo dovrebbe sforzarsi per rafforzare le capacità di comunicazione e collaborazione per eliminare inutili perdite di tempo e chiarire eventuali malintesi o incomprensioni. Puoi iniziare migliorando le tue capacità di ascolto attivo, concentrandoti per rimanendo su un argomento durante una conversazione, oppure, quando componi un messaggio, mantienilo conciso e puntuale. Non inserire troppe informazioni poiché confonderà solo il destinatario.

Tornando infine all’assunto iniziale, nell’era del Digitale la vera trasformazione di un’azienda non può essere attivata se la gestione delle risorse umane, intese come gestione dei team (smart-team), non viene gestita di pari passo con l’adozione dei nuovi strumenti digitali.

Indipendentemente dal settore di appartenenza, la sensazione che accomuna molti individui è quella di sentirsi costantemente indietro nei confronti delle proprie attività e ciò non giova né alla produttività né alla salute. Inserire ore extra può non essere la strada più corretta da percorrere.

Tentare vie alternative che permettono di raggiungere la condizione di business agility è sicuramente una possibilità e l’Agile può essere lo strumento per raggiungerla, un passo alla volta.

 

A cura di Luca Spina – Chief Marketing Officer, Intesa (Gruppo IBM)

 
*Fonte: www.agilesherpas.com

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