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01.08.2019
| Tempo di lettura: 5 min

Spazi di co-creation e adozione del Cloud: perché è un binomio vincente?

1 Agosto 2019

Modelli di delivery per livelli di servizio ottimali focalizzati sui clienti.

Co-creazione significa attuare nuovi progetti in collaborazione con designer, sviluppatori e architetti IT per integrare e distribuire servizi digitali che possano dimostrare rapidamente e concretamente il proprio valore; la co-creazione può essere stimolata se avviene in luoghi di lavoro progettati per identificare opportunità e consentire il cambiamento. 

L’adozione di nuove tecnologie può essere una sfida lunga e in alcuni casi molto complessa; le aziende possono ridurre i tempi e semplificare l’adozione di soluzioni digitali migrando le architetture di riferimento in ambienti cloud. Questo approccio consente di adottare modelli di base e implementazioni che forniscono tecnologie, pratiche e scelte di strumenti specifici per costruire, distribuire e gestire applicazioni atte a supportare diverse aree e processi di business.

Per diventare più allineata alle esigenze del mercato, ad esempio, American Airlines aveva necessità di implementare una nuova piattaforma tecnologica e un nuovo approccio allo sviluppo, che le consentissero di fornire strumenti self-service digitali contribuendo a creare valore per i clienti. La compagnia aerea sta ora migrando alcune delle sue applicazioni critiche su cloud, mentre utilizza una nuova metodologia per creare rapidamente applicazioni migliorando al contempo l’esperienza del cliente.

La metodologia IBM Garage per il cloud è l’approccio per consentire alle aziende di progettare e sviluppare, fornire e convalidare continuamente nuove soluzioni in tempistiche molto brevi, cioè dalle 4 alle 8 settimane. Le pratiche e i flussi di lavoro coprono l’intero ciclo di vita del prodotto dall’inizio fino al feedback dei clienti e ai cambiamenti del mercato. L’approccio, riconosciuto nel settore, rappresenta un punto di vista unico e olistico; descrive il percorso della trasformazione del cloud con miglioramenti successivi che supportano l’azienda su vasta scala. Il risultato è un metodo comprovato, allineato alle migliori pratiche del settore e scalabile per aziende di ogni dimensione. Il Garage opera in quattro diverse aree tematiche da approfondire con i clienti adottando metodologie e tecniche di co-creazione:

 –        Advise, ovvero, determinare come raggiungere gli obiettivi aziendali, guidando l’innovazione attraverso l’adozione progressiva di cloud ibrido di successo  (ammodernamento tecnologico, razionalizzazione, risanamento e migrazione al cloud);

–        Build, per progettare e sviluppare applicazioni native cloud con approccio di Design Thinking per lo sviluppo di soluzioni che fanno leva su microservizi poliglotta e architetture monolitiche;

–        Move, per migrare le applicazioni legacy nel cloud, consolidando o smantellando quelle obsolete, ri-progettando interfacce e infrastrutture ove necessario;

–        Manage, infine, per un’infrastruttura ad alta disponibilità che garantisca una soluzione sempre disponibile e che soddisfi le molteplici esigenze degli utenti.  

Definendo un insieme di obiettivi e priorità, è importante acquisire una comprensione delle esigenze degli utenti; il design incentrato sull’utente è infatti alla base delle applicazioni di successo. Utilizzando la metodologia di Enterprise Design Thinking, attraverso la creazione delle persone o archetipi, delle empathy map per comprendere ciò che è importante per loro, degli storyboard e dei wireframe per progettare l’applicazione, si può quindi operare rapidamente e favorire l’allineamento degli obiettivi di business tra le parti interessate, definendo un prodotto minimo sostenibile (MVP). Quando si ridimensiona il MVP, è possibile utilizzare l’architettura dell’infrastruttura per guidare le decisioni relative alle tecnologie, incluso se migrare su un cloud privato, pubblico o ibrido. Utilizzando tecnologie come IBM Blockchain, microservizi, sicurezza, Watson, Internet of Things e molti altri si possono ottenere i requisiti standard delle applicazioni.

Le architetture di IBM e i servizi di Intesa (Gruppo IBM) si basano su ricerche approfondite ed esperienza pratica e sono personalizzabili per le esigenze dei clienti. Il Garage è un’ambiente ideale per l’apprendimento, la sperimentazione e la costruzione di nuove tecnologie per ottenere il massimo impatto competitivo. Con l’evolversi delle architetture, le squadre DevOps scrivono il codice includendo test automatizzati e costruiscono comandi di integrazione e consegna per distribuire le applicazioni negli ambienti di sviluppo, test e produzione. Il lato operativo del team DevOps è quello di configurare la piattaforma cloud per eseguire le applicazioni e raggiungere il livello di servizio richiesto (SLA).

L’integrazione del monitoraggio automatizzato consente infine di rilevare rapidamente quando si verificano problemi e gli strumenti come i chatbot garantiscano una rapida risoluzione dei problemi. Inoltre, gli applicativi cloud sono facilmente scalabili e questo consente di far crescere ed evolvere i servizi sia da un punto di vista funzionale che nel numero di utenti; il team operativo assicura che l’infrastruttura si ridimensioni per soddisfare la domanda.

 

A cura di Chiara Bozzolino – Marketing Campaign Manager, IBM Italia

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