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18.02.2022
| Tempo di lettura: 3 min

Eli Lilly, approccio lean e modelli condivisi per la sostenibilità delle cure

Le Storie di Successo raccontate dai nostri clienti

L’Italia è, dati alla mano, un paese vecchissimo. Secondo l’ultimo rapporto ISTAT nel nostro paese vive un bambino ogni 5 anziani e l’età media è di 45 anni, 2 anni in più rispetto al 2011.* Un aumento che certamente non può passare inosservato, e che oggi è al centro dell’attenzione della pubblica amministrazione e delle imprese dell’industria sanitaria.

Durante l’evento InTrust Day On Tour dedicato all’ambito pharma, infatti, gli interlocutori hanno individuato proprio nell’invecchiamento della popolazione e nell’aumento della spesa per le cure una delle grandi sfide del settore farmaceutico del prossimo futuro. Per rendere le cure sostenibili economicamente sarà necessario riadattare tutta la filiera e sviluppare soluzioni innovative.

Tutta la filiera, appunto, non attribuendo la responsabilità ai soli interventi normativi o alle singole aziende. Secondo gli esperti, tuttavia, mancano ancora alla base degli standard condivisi, senza i quali non si potrà portare beneficio alla filiera, sia in termini di efficienza della supply chain sia nello sviluppo di soluzioni veramente innovative. Il punto, quindi, non è quali tecnologie usare ma in che modo usarle, definendo modelli condivisi per il loro utilizzo. 

Eli Lilly, approccio lean e modelli condivisi per la sostenibilità delle cure

Con questo obiettivo Eli Lilly, multinazionale farmaceutica fondata nel 1876 negli USA, ha avviato un progetto di efficientamento dei processi interni per adottare un approccio sempre più lean. Parole chiave: semplificazione, ottimizzazione e automazione. Un obiettivo oggi raggiungibile grazie alla tecnologia, ma a cui è necessario abbinare quello sforzo di collaborazione e integrazione di tutta la filiera farmaceutica per la ricerca di standard e condivisi.

Eli Lilly Italia, infatti, rientra tra le aziende che hanno aderito alla piattaforma CONDAFNE per lo scambio di ordini e fatture dell’industria healthcare secondo la normativa, creata dal Consorzio DAFNE in collaborazione con Intesa.

Proprio grazie a questa collaborazione con Intesa, Eli Lilly ha inoltre recentemente implementato una soluzione per verificare in modo automatico le quantità di farmaci ordinate dai grossisti ed eventualmente modificarne le quantità, sulla base di un algoritmo costruito per rispettare le quote impostate centralmente per ciascun codice AIC. L’ordine confermato sarà poi tradotto nel formato EDI prescelto e messo a disposizione di Eli Lilly.

Il progetto di Eli Lilly con Intesa è ulteriore dimostrazione che, in una filiera così integrata e regolata come quella del farmaco, per ottenere risultati significativi la trasformazione digitale e i processi di efficientamento devono collocarsi all’interno di un “contesto virtuoso” di collaborazione e standardizzazione: solo con un’azione congiunta di tutti gli attori della filiera sarà possibile ottenere risultati concreti per arginare la spesa sanitaria.

* quotidianosanita.it, Istat. Italia è un Paese “sempre più vecchio”. Pubblicati i dati dell’ultimo censimento

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