Fatturazione elettronica obbligatoria in Belgio dal 1° gennaio 2026: cosa cambia per le aziende
Come adeguarsi all’obbligo di fatturazione elettronica in Belgio
Dal 1° gennaio 2026 il Belgio introdurrà l’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le transazioni B2B. Una riforma che mira a migliorare l’efficienza fiscale, ridurre l’evasione e semplificare i processi amministrativi delle imprese, in linea con il percorso di armonizzazione digitale avviato dall’Unione Europea.
Scopri insieme a noi:
Negli ultimi anni diversi Paesi europei hanno adottato l’obbligo di e-invoicing: l’Italia è stata pioniera, seguita da Germania, Romania e altri mercati. Ora anche il Belgio si aggiunge a questo percorso, confermando la spinta verso un sistema fiscale più moderno, automatizzato e interoperabile.
Questa trasformazione si inserisce anche nella più ampia iniziativa europea ViDA (VAT in the Digital Age), che prevede un futuro modello di e-Reporting quasi in tempo reale per migliorare la trasparenza delle operazioni commerciali.
Novità normative in Belgio dal 2026
Dal 1° gennaio 2026, tutte le aziende belghe registrate ai fini IVA saranno obbligate a emettere e ricevere fatture elettroniche strutturate per le operazioni B2B. Le transazioni con i consumatori finali (B2C) non rientrano invece nell’ambito della legge.
Il sistema sarà basato sullo standard Peppol BIS 3.0, che diventerà il canale di riferimento per l’invio e la ricezione delle fatture.
Principali aspetti della normativa:
- Abolizione di carta e PDF: saranno ammessi solo formati elettronici strutturati.
- Peppol come canale standard: tutte le imprese dovranno essere in grado di operare attraverso Peppol. Saranno tollerati altri canali (ad esempio EDI) solo previo accordo tra le parti e se conformi agli standard europei EN 16931.
- Nuove regole IVA: l’arrotondamento dell’importo totale sarà consentito solo per aliquota, non più per singola riga di fattura.
- Sanzioni: il mancato rispetto dei requisiti tecnici potrà comportare sanzioni progressive, con importi significativi già dalla prima violazione.
Il governo belga ha inoltre annunciato l’introduzione, dal gennaio 2028, di un sistema di e-Reporting che utilizzerà un modello a cinque angoli basato su Peppol. Questo sistema consentirà lo scambio quasi in tempo reale dei dati fiscali con l’amministrazione, riducendo gli errori e sostituendo alcuni adempimenti complessi, come la dichiarazione annuale della lista clienti soggetti a IVA.
Cosa cambia per le aziende
L’introduzione dell’e-invoicing in Belgio porta con sé opportunità e sfide:
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- Adeguare i sistemi gestionali per operare secondo lo standard Peppol BIS 3.0.
- Assicurare la compliance normativa ed evitare sanzioni.
- Integrare i processi di fatturazione elettronica nei flussi aziendali già attivi in altri Paesi.
- Gestire flussi transfrontalieri complessi, superando barriere linguistiche e tecnologiche.
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Per le imprese internazionali, questo passaggio rappresenta anche un’occasione per standardizzare i processi, ridurre i tempi di gestione e migliorare la tracciabilità dei documenti.
Come Intesa supporta le aziende nella compliance internazionale
Per accompagnare le imprese in questo percorso, Intesa ha sviluppato una international e-invoicing platform concepita come “Single Point of Interface” per la gestione della fatturazione elettronica a livello globale, facendo leva sull’esperienza già maturata come Access Point Peppol per il Nodo Smistamento Ordini (NSO) in Italia e partecipando attivamente ai progetti di fatturazione strutturata avviati nei diversi Paesi europei.
La piattaforma consente di:
- Gestire l’attivazione della fatturazione elettronica nei diversi Paesi, seguendo le roadmap normative locali.
- Mantenere la compliance continua grazie a un network sempre aggiornato agli standard europei e internazionali.
- Ridurre la complessità tecnologica, centralizzando i flussi di e-invoicing transfrontalieri in un unico punto di accesso.
- Conservare a norma i documenti, grazie all’integrazione con il sistema LTA (Long Term Archiving), riconosciuto come servizio fiduciario europeo.
Affidandosi a Intesa, le aziende possono contare su un partner unico per l’intero ciclo di vita dei documenti digitali, dalla fatturazione alla conservazione, indipendentemente dal settore o dal mercato di riferimento.
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Quale standard sarà utilizzato per l’e-invoicing in Belgio?
Il Belgio adotterà lo standard Peppol BIS 3.0 come canale principale per l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche. Altri canali, come EDI, saranno ammessi solo previo accordo tra le parti e conformità agli standard europei EN 16931.
Cos’è il sistema di e-Reporting previsto dal 2028 in Belgio?
Dal gennaio 2028 sarà introdotto un sistema di e-Reporting basato su Peppol che consentirà lo scambio quasi in tempo reale dei dati fiscali con l’amministrazione, riducendo errori e adempimenti complessi come la dichiarazione annuale della lista clienti soggetti a IVA
Chi è escluso dall’obbligo di fatturazione elettronica in Belgio?
Le transazioni con i consumatori finali (B2C) non rientrano nell’obbligo di e-invoicing. L’obbligo riguarda esclusivamente le operazioni B2B tra aziende registrate ai fini IVA.
Cosa succede se un’azienda non rispetta i requisiti tecnici?
Il mancato rispetto degli standard tecnici può comportare sanzioni progressive, con importi significativi già dalla prima violazione. È quindi fondamentale adeguare sistemi e processi prima del 2026.