Normativa

15.12.2025

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Tempo di lettura: 12 min

IT Wallet o EUDI Wallet? Cosa succederà con le identità digitali in Italia

Facciamo chiarezza sulle ultime notizie con Giuseppe Mariani e Marco Broggio

IT Wallet o EUDI Wallet

Come sta cambiando l’ecosistema delle identità digitali in Italia? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Mariani e Marco Broggio, esperti di Intesa, per comprendere meglio i cambiamenti in arrivo con l’implementazione dell’IT Wallet e l’adozione dell’EUDI Wallet.

Dal 23 ottobre 2024, l’IT Wallet sarà disponibile per i primi 50.000 utenti, con una progressiva espansione che prevede il rilascio a milioni di cittadini italiani nel corso dei mesi successivi. Il 2025 vedrà l’integrazione della patente, carta di identità e altre certificazioni importanti nel wallet.


In questo articolo scoprirai:

IT Wallet e EUDI Wallet sono la stessa cosa? Quali differenze ci sono?

Per quanto il concetto su cui si basano questi due sistemi di identità digitale sia praticamente identico, IT Wallet ed EUDI Wallet sono due progetti distinti“, precisa Marco Broggio

L’EUDI Wallet è un progetto che l’UE ha annunciato nel 2021, parte della revisione del regolamento eIDAS 2.0, e mira a facilitare l’interoperabilità tra i vari Stati membri, digitalizzando non solo i documenti di identità ma anche altri “attributi”, come la laurea, la patente di guida, certificazioni professionali, certificati di firma. L’IT Wallet, invece, è un’iniziativa interamente italiana che anticipa l’EUDI Wallet e consente agli utenti di digitalizzare identità e attributi (come patente, tessera sanitaria, e certificazioni per disabilità) tramite l’app IO di PagoPA.

Cosa è l’IT Wallet?

L’IT Wallet è un progetto nazionale lanciato dal Governo Italiano che mira a digitalizzare la gestione e l’archiviazione dei documenti di identità e attributi personali. Inizialmente, il progetto si concentrava sulla digitalizzazione della patente di guida e tessera sanitaria tramite l’app IO, una piattaforma già ampiamente utilizzata dai cittadini per interagire con i servizi pubblici.

Con il tempo, l’IT Wallet avrà un’ulteriore espansione, includendo non solo i documenti di identità, ma anche certificazioni per disabilità, tessere elettorali, e forse altri tipi di attestazioni ufficiali. La piattaforma è stata progettata per essere facilmente integrata con il sistema pubblico, facendo uso della SPID e della CIE come modalità per l’autenticazione.

Il rilascio iniziale è previsto per il 2024, e l’obiettivo è di rendere i documenti fisici digitalizzabili, permettendo ai cittadini di avere a portata di mano la propria identità digitale. L’IT Wallet anticipa alcune delle funzionalità dell’EUDI Wallet, ma si concentra specificamente sul contesto nazionale.

Cosa è l’EUDI Wallet?

L’EUDI Wallet, o European Digital Identity Wallet, è un’iniziativa dell’Unione Europea, prevista nell’ambito della revisione del regolamento eIDAS 2.0, che mira a fornire un sistema uniforme per la gestione delle identità digitali a livello europeo. A differenza dell’IT Wallet, che è focalizzato sull’Italia, l’EUDI Wallet è pensato per facilitare l’interoperabilità tra i vari paesi membri dell’UE, consentendo a un cittadino di un paese di utilizzare la propria identità digitale in un altro paese dell’UE.

Approfondisci qui: Che cos’è l’European Digital Identity (EUDI) Wallet e quando verrà rilasciato

L’EUDI Wallet permetterà ai cittadini di digitalizzare, oltre ai tradizionali documenti di identità come il passaporto e la carta d’identità, anche altri attributi come titoli di studio, certificazioni professionali, la patente di guida, e altri documenti rilevanti, garantendo elevati standard di sicurezza, privacy e conformità al GDPR, grazie a una maggiore interoperabilità tra gli Stati membri dell’UE.

Il EUDI Wallet diventerà uno strumento fondamentale per accedere ai servizi pubblici e privati in tutti i paesi dell’UE. Sarà rilasciato ufficialmente nei prossimi anni, con una fase di implementazione che vedrà il 2025 come anno cruciale per la diffusione tra i cittadini. Questo sistema integrerà servizi di identità digitale, autenticazione e firma elettronica, creando un ecosistema transnazionale.

Differenze tra IT Wallet ed EUDI Wallet

  • Ambito di applicazione:

    • IT Wallet: È un progetto esclusivamente italiano che si integra con i servizi pubblici italiani tramite l’app IO di PagoPA.
    • EUDI Wallet: È una soluzione europea che mira a standardizzare le identità digitali tra gli Stati membri dell’Unione Europea, consentendo l’interoperabilità internazionale.
  • Tipo di documenti digitalizzati:

    • IT Wallet: Focalizzato su documenti e attributi principalmente italiani, come la patente, la tessera sanitaria e certificati per disabilità.
    • EUDI Wallet: Oltre ai documenti di identità come la CIE, permetterà la digitalizzazione di una vasta gamma di documenti, tra cui titoli di studio, certificazioni professionali e altri attributi di cittadinanza, per un uso transfrontaliero.
  • Interoperabilità:

    • IT Wallet: Progettato per essere utilizzato a livello nazionale con i servizi pubblici italiani, facilitando l’accesso ai servizi pubblici e la gestione dei documenti digitali.
    • EUDI Wallet: Offrirà interoperabilità tra i diversi Stati membri dell’UE, consentendo agli utenti di fruire dei propri documenti digitali in tutta Europa.
  • Fase di implementazione:

    • IT Wallet: Il rilascio iniziale è previsto per il 2024, con una graduale espansione che includerà diversi documenti (es. patente di guida e tessera sanitaria).
    • EUDI Wallet: La diffusione completa è attesa nel 2026, con una fase pilota che partirà nel 2025, mirata a testare l’interoperabilità transfrontaliera tra i vari paesi dell’UE.

In sintesi, mentre l’IT Wallet è un’iniziativa nazionale che anticipa alcune funzionalità dell’EUDI Wallet, quest’ultimo rappresenta il futuro delle identità digitali a livello europeo, permettendo una gestione integrata delle identità in tutti gli Stati membri, con il pieno rispetto delle normative europee sulla privacy e la protezione dei dati personali.

A che punto è il progetto del wallet europeo (EUDI Wallet)?

“Il progetto EUDI Wallet è più ampio e coinvolge l’intera Commissione Europea”, aggiunge Broggio. “L’obiettivo del progetto è quello di creare una piattaforma digitale integrata per l’identità e i servizi digitali in Europa. Attualmente siamo nella fase di sviluppo e test nazionali, con l’intenzione di avviare test cross-border a partire dal secondo trimestre 2025. La Commissione Europea sta lavorando a stretto contatto con diversi Consorzi internazionali, tra cui POTENTIAL, a cui partecipa anche Intesa.”

Novità per il 2026: “Entro il 2026, l’EUDI Wallet dovrà diventare operativo in tutta l’Unione Europea. L’adozione di questa tecnologia avrà un impatto enorme sul modo in cui i cittadini europei gestiscono la propria identità digitale. Non solo sarà possibile digitalizzare una vasta gamma di documenti personali, ma il wallet europeo offrirà anche la possibilità di verificare i cosiddetti attributi digitali, come certificati di laurea, qualifiche professionali e residenza, con la possibilità di avere accesso a servizi transfrontalieri.”

Le Identità Digitali nel 2026: il Futuro dell’Autenticazione e della Privacy

Il futuro delle identità digitali è decisamente europeo. L’EUDI Wallet rappresenta una soluzione integrata che andrà a semplificare la gestione dei dati personali, offrendo non solo un’identità digitale unificata, ma anche strumenti di autenticazione forte, firma digitale e accesso a servizi pubblici e privati in tutta l’UE.

Nel contesto italiano, il ruolo di SPID e della CIE come strumenti di identità digitale sarà fondamentale nella fase di transizione, in quanto entrambi forniranno le basi per l’autenticazione nel wallet. In ogni caso, l’introduzione dell’EUDI Wallet non sostituirà immediatamente SPID o CIE, ma offrirà loro un ulteriore livello di interoperabilità a livello europeo.

Nel 2026, l’ecosistema delle identità digitali sarà profondamente trasformato dall’introduzione dell’EUDI Wallet e dalla piena attuazione del regolamento eIDAS 2.0. Questo nuovo scenario non solo renderà l’accesso ai servizi pubblici e privati più semplice e sicuro, ma garantirà anche una maggiore interoperabilità tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Con l’adozione dell’EUDI Wallet, i cittadini europei avranno la possibilità di gestire in modo più efficiente e sicuro la propria identità digitale, nonché una serie di “attributi” associati, come laurea, certificazioni professionali, tessera sanitaria e altro. Questo rappresenta un importante passo avanti verso una gestione decentralizzata e trasparente dei dati personali, con un controllo maggiore da parte degli utenti stessi.

Nel 2026, l’EUDI Wallet sarà la pietra miliare di una rivoluzione nella gestione digitale dell’identità, rendendo l’autenticazione ancora più sicura e riducendo il rischio di frodi online. Le tecnologie emergenti, come l’autenticazione biometrica e il riconoscimento facciale, saranno strettamente integrate, permettendo una verifica dell’identità che va oltre la semplice gestione dei dati anagrafici. Questo cambiamento avrà anche un forte impatto sul settore privato, dove le aziende saranno invitate a implementare queste soluzioni per semplificare l’onboarding dei clienti e migliorare l’efficienza operativa, riducendo i costi legati alla gestione manuale dei dati.

L’introduzione dei Digital Identity Wallet aprirà anche nuove opportunità per migliorare la privacy dei cittadini. Con l’integrazione dei dati provenienti da più fonti pubbliche e private, gli utenti avranno un maggiore controllo su come e con chi condividere le loro informazioni. Inoltre, le normative più rigorose in materia di protezione dei dati personali garantiranno che questi nuovi strumenti siano conformi al GDPR, promuovendo un sistema di identità digitale che non solo facilita la vita quotidiana, ma salvaguarda anche la privacy e la sicurezza.

Quindi SPID e CIE sono destinate a sparire?

“Non esattamente”, chiarisce Broggio. “SPID e CIE, pur avendo caratteristiche diverse, sono già parte del sistema di identità digitale europeo (eIDAS). Questi sistemi saranno utilizzati come PID (Person Identification Data) provider per l’inizializzazione dei wallet, ma il loro ruolo cambierà. SPID continuerà a essere utilizzato come sistema di identificazione nazionale, mentre CIE potrebbe evolversi come uno degli strumenti principali per l’accesso a livello europeo.”

Intesa, come partner privato, si sta preparando a integrare queste soluzioni nella propria piattaforma, Intesa ID, in modo da aiutare le aziende a gestire l’onboarding digitale e l’autenticazione per i propri utenti.

Gli attributi digitali: cosa sono e come cambieranno il nostro modo di fruire i servizi online

“Una delle grandi novità introdotte dall’EUDI Wallet sarà l’integrazione degli attributi digitali, spiega Broggio. “Gli attributi sono informazioni aggiuntive che legano l’identità digitale a specifici dati certificati, come titoli di studio, qualifiche professionali, stato di residenza, o addirittura la certificazione di disabilità. Grazie all’interoperabilità tra Stati membri, potremo fruire di questi dati in modo sicuro e con il massimo controllo della privacy, semplicemente utilizzando il wallet europeo.”

Per approfondire, scopri come Intesa Sign può integrare la firma elettronica con i nuovi attributi digitali e semplificare l’uso quotidiano dei tuoi servizi digitali.

Qual è il ruolo dei service provider privati come Intesa in questo contesto?

“I service provider privati sono fondamentali per il successo di questi progetti”, afferma Giuseppe Mariani. “Intesa, come parte attiva dell’ecosistema, supporta le aziende e le pubbliche amministrazioni nell’adozione dei sistemi di identità digitale, sia attraverso Intesa Sign, sia attraverso l’integrazione delle piattaforme digitali con le nuove normative, come l’eIDAS 2.0.”

Qual è la strategia di Intesa?

Mariani conclude: “Nel breve termine, continueremo a offrire servizi basati su SPID e CIE, i sistemi di identità digitale più utilizzati. Tuttavia, ci prepariamo ad una transizione futura verso l’adozione dell’EUDI Wallet, che cambierà profondamente il panorama delle identità digitali. La nostra strategia prevede di integrare le migliori soluzioni digitali per garantire la conformità con le normative future, facilitando al contempo un’esperienza utente semplice ed efficace.”

Quale strategia dovrebbero adottare le aziende che vogliono utilizzare le identità digitali nei propri servizi?

Le aziende devono prepararsi a un ambiente digitale sempre più connesso, sfruttando il sistema di attributi digitali per migliorare l’esperienza utente e la sicurezza. Adottare soluzioni come Intesa Sign per la firma dei documenti, e integrarsi con EUDI Wallet, permetterà loro di ottenere una soluzione conforme e sicura per gestire le identità digitali in modo efficiente.

Conclusione

Il futuro dell’identità digitale è sempre più vicino e l’Italia sta facendo passi decisivi per integrare il sistema IT Wallet con il EUDI Wallet, creando un ambiente di fiducia e sicurezza per i cittadini. Le aziende devono prepararsi ad abbracciare queste nuove tecnologie, integrando soluzioni che garantiscano la compliance con le normative europee e ottimizzino l’esperienza utente.

 


FAQ sull’IT Wallet e l’EUDI Wallet

Cos’è l’IT Wallet?

L’IT Wallet è un’iniziativa italiana che consente ai cittadini di digitalizzare la propria identità e gli attributi (come la patente, la tessera sanitaria, certificati per disabilità) tramite l’app IO di PagoPA. Questo sistema facilita l’accesso ai servizi pubblici e la gestione dei documenti digitali, in un processo che anticipa alcune funzionalità dell’EUDI Wallet.

Cos’è l’EUDI Wallet?

L’EUDI Wallet (European Digital Identity Wallet) è una piattaforma dell’Unione Europea che consente la gestione dell’identità digitale a livello europeo. Permette non solo di digitalizzare documenti di identità, ma anche di includere altri “attributi”, come laurea, certificazioni professionali, e certificati di firma, migliorando l’interoperabilità tra Stati membri e facilitando l’accesso a servizi pubblici e privati.

Qual’è la differenza tra IT Wallet ed EUDI Wallet?

Sebbene entrambi siano strumenti per la gestione dell’identità digitale, l’IT Wallet è un progetto nazionale italiano, mentre l’EUDI Wallet è un’iniziativa a livello europeo. L’IT Wallet è focalizzato sull’Italia e permette di digitalizzare documenti come la patente e la tessera sanitaria, mentre l’EUDI Wallet prevede una maggiore interoperabilità tra Stati membri dell’UE e la digitalizzazione di una varietà di attributi, come titoli di studio e certificazioni professionali.

Cos’è il livello di affidabilità “LoA” nel contesto dell’EUDI Wallet?

Il LoA (Level of Assurance) è una misura di sicurezza che definisce il livello di garanzia nell’identificazione digitale. Per l’EUDI Wallet, sarà richiesto un LoA 3, che garantisce un’identificazione sicura e robusta. L’IT Wallet sta integrando il LoA 2 per facilitare l’uso della CIE nelle soluzioni di identità digitale, rendendo la CIE più accessibile a un pubblico più ampio.

Quando verrà lanciato l’EUDI Wallet?

L’EUDI Wallet è stato ufficialmente lanciato nel 2025, con piena implementazione prevista nel 2026. I test a livello nazionale sono in corso, con i primi test transfrontalieri in programma per la metà del 2026. La Commissione Europea sta lavorando con vari consorzi per completare la fase di implementazione e facilitare l’adozione a livello europeo.

Come funziona l’integrazione tra EUDI Wallet e i sistemi di identità digitale italiani?

L’EUDI Wallet si integrerà con i sistemi di identità digitale esistenti, come SPID e CIE, creando un ecosistema di identità digitale interoperabili a livello europeo. Questo permetterà una gestione più efficiente delle informazioni personali, con l’accesso a una varietà di servizi digitali in tutta l’UE.

Quali attributi possono essere digitalizzati nell’EUDI Wallet?

Gli attributi sono informazioni aggiuntive che possono essere associate all’identità digitale di una persona, come titoli professionali, laurea, patente di guida, certificati di disabilità e altri documenti ufficiali. Il EUDI Wallet permette di digitalizzare questi attributi, facilitando l’accesso ai servizi online con dati certificati.


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