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29.12.2020
| Tempo di lettura: 4 min

5 “good news” tech dal 2020

Quello che potreste esservi persi dal mondo della tecnologia digitale

Anche se la comunicazione è stata monopolizzata dall’andamento dei contagi, nel 2020 la tecnologia digitale ha comunque fatto importanti passi avanti per aiutare l’umanità a ridurre gli sprechi, fare scelte più consapevoli e avere uno stile di vita più sano. Ecco 5 buone notizie dal 2020.

Diciamolo pure: la comunicazione e i media del 2020 sono stati quasi completamente monopolizzati dall’andamento dei contagi da Covid-19. Eppure, le belle notizie ci sono state. Per chiudere l’anno positivamente, ecco una selezione di 5 “good news” che potreste esservi persi.

1 – I supercomputer in campo per la ricerca del vaccino per il Covid-19

Per arrivare alla produzione del vaccino, la tecnologia è stata fondamentale: i ricercatori hanno potuto contare su piattaforme per la condivisione di informazioni sul virus, ma soprattutto su computer in grado di analizzare dati e dare risposte molto velocemente. È il caso del “supercomputer” Summit di IBM, che ha da subito selezionato 77 composti chimici (su 8000 possibili) che più probabilmente avrebbero impedito al virus di diffondersi all’interno del nostro corpo.
Fonte: IBM, IBM Supercomputer Summit Attacks Coronavirus…

2 – Lo smart working rimarrà per molti

Uno degli effetti più tangibili della pandemia: lo smart working, il lavoro da casa, si è diffuso – nella maggior parte dei casi forzatamente – in azienda e nella pubblica amministrazione. La vera buona notizia è che, secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, il 70% delle grandi aziende ha intenzione di aumentare i giorni settimanali di smart working anche dopo il rientro in ufficio. Il lavoro remoto non sembra quindi destinato a scomparire assieme al virus, continuando a portare benefici nell’equilibrio tra lavoro e la vita privata e all’ambiente.
Fonte: Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, Il futuro del lavoro oltre l’emergenza

3 – La blockchain supporta la sostenibilità

La tecnologia blockchain può avere un impatto fortissimo sulle innovazioni per la tracciabilità delle merci e l’attenzione alla sostenibilità. Quest’anno sono stati fatti numerosi avanzamenti in questa direzione, con la creazione da parte di IBM di una blockchain specifica per garantire ai consumatori la provenienza del pesce dalla Norvegia e dai mari del nord, del caffè colombiano, del vino o del cachemire. Sempre IBM nel corso dell’anno ha anche avviato una collaborazione con Alliance to End Plastic Waste per la creazione di una piattaforma che raccolga dati e informazioni sui programmi implementati per migliorare la gestione dei rifiuti.
Fonte: IBM, IBM avvia una collaborazione con Alliance to End Plastic Waste per tracciare la plastica a livello globale e annuncia un programma di educazione alla sostenibilità
AGI, La blockchain funziona davvero per proteggere il vino dai falsi?
MF Fashion, Piacenza 1733 e Ibm insieme per la digitalizzazione della filiera

4 – L’Italia si avvia a migliorare le competenze digitali

Il confinamento dovuto alla pandemia ha tenuto gran parte della popolazione a casa, ma ha anche “costretto” molti ad andare oltre la diffidenza nel digitale e confrontarsi per la prima volta con e-commerce e piattaforme online, sia per rispondere a necessità quotidiane (uno su tutti, la spesa online) sia per lo svolgimento di procedure burocratiche. Per un paese che si è classificato ultimo in Europa per competenze digitali si tratta di un grande passo avanti, seguito durante l’estate dall’adozione di una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali.

5 – L’Europa ha un piano d’azione per promuovere la circular economy

La tecnologia in questo caso deve ancora fare la sua parte, ma siamo sicuri che avrà un ruolo da protagonista nel “Circular Economy Action Plan”. Presentato dall’Unione Europea a marzo 2020, l’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi e allungare la vita di prodotti e merci già in circolazione. In questo senso sta crescendo l’interesse per soluzioni per la supply chain basate su blockchain che favoriranno la tracciabilità e il riciclo delle materie prime.
Fonte: European Policy Centre, The Circular Economy: going digital

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