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14.06.2022
| Tempo di lettura: 5 min

Servitization 4.0: cos’è e il ruolo delle tecnologie

14 Giugno 2022

L’analisi e l’integrazione dei dati favoriscono modelli di business più sostenibili

Cosa si intende con Servitization 4.0? Quali sono le criticità e i vantaggi di questo modello di business? Vediamolo in questo articolo.

In questo articolo scoprirai:

La sharing economy nei servizi B2c ha depotenziato il valore della proprietà: gli abbonamenti e i servizi pay-per-use stanno ormai pervadendo ogni settore e i servizi abbinati all’acquisto dei prodotti diventano un determinante driver di scelta. Modelli di business nuovi ma ormai affermati nel rapporto col consumer, che stanno lentamente risalendo la supply chain per arrivare alla manifattura. Si tratta di “Servitization 4.0”.

Servitization 4.0: cos’è

Il concetto di “servitization” – o service transformation – ha fatto la sua prima comparsa ben prima dell’avvento delle tecnologie digitali, nel 1988, in un articolo dei ricercatori Sandra Vandermerwe e Juan Rada: “Servitization of business: Adding value by adding services”. In questi anni, infatti, si definiva servitizzazione la tendenza del business ad aggiungere alcuni servizi contestualmente alla vendita del prodotto. Una tendenza arrivata fino alla quarta rivoluzione industriale e all’Industria 4.0.

Quindi cos’è la Servitization 4.0? L’Osservatorio Transizione Industria 4.0 la definisce come: “Il trend che porta le imprese a un cambiamento del modello di business, abilitato da tecnologie digitali intelligenti, che sposta la creazione di valore dalla produzione di beni alla fornitura di prodotti e servizi che creano un maggior valore ai clienti, promuovendo un futuro più sostenibile (da un triplice punto di vista economico, sociale e ambientale).”

I principali attori coinvolti nella Servization 4.0 sono dunque i produttori di macchinari per il manufacturing (si parla infatti di Manufacturing-as-a-Service), ma anche gli sviluppatori per integrazioni software, gli integratori di sistemi e i fornitori di componentistica, che utilizzeranno le tecnologie digitali per offrire (oltre al prodotto) un servizio aggiuntivo ai propri clienti.

Il ruolo delle tecnologie e dei dati

Nella Servitization 4.0 i principali abilitatori della trasformazione dell’offerta sono dunque le tecnologie digitali e la loro capacità di raccogliere e analizzare i dati. IoT, big data e Artificial Intelligence si integrano per raccogliere le informazioni dai macchinari, analizzarle ed evitare interruzioni della produzione, riconoscendo eventuali guasti ai macchinari (o addirittura prevedendo), identificando le anomalie, valutandone il rendimento e dando suggerimenti per aumentare l’efficienza.

Il flusso costante di informazioni fornisce così non solo un servizio sull’utilizzo della macchina in sé, ma apre anche nuove possibilità nel rapporto tra fornitore-cliente rispetto al semplice acquisto: il pay-per-use, appunto, o il pay-per-availability e pay-per-performance. Modalità contrattuali che hanno numerosi vantaggi.

Difficoltà e vantaggi

Il primo vantaggio della Servitization per i clienti B2b sarà quindi quello di poter investire sui macchinari in modo modulare la produzione rispetto alla stagionalità, alla continuità produttiva, alle esigenze di business, ma anche la possibilità di anticipare o risolvere velocemente i guasti, senza interruzioni. I fornitori del servizio, invece, prolungheranno il rapporto con il cliente, miglioreranno la fidelizzazione e aumenteranno le loro capacità di ottimizzazione dei macchinari grazie dal grande flusso di dati e informazioni.

Esistono però per le imprese manufacturing anche molti ostacoli all’utilizzo di questo tipo di scambio commerciale, causati principalmente dalle – comprensibili – difficoltà di scardinamento dei tradizionali processi: secondo un’intervista dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0, la maggior parte delle imprese trova infatti più difficile giustificare investimenti continui (seppur meno ingenti) piuttosto di grandi investimenti una tantum, recentemente incentivati dal governo e dal PNRR. Alcune imprese, inoltre, preferiscono avere un controllo assoluto del macchinario, senza concedere dati ai partner.

Nella Servitization 4.0 c’è però un importante vantaggio che non riguarda fornitori o clienti, ma la società: la Servitization 4.0, infatti, può essere un importante alleato nella sostenibilità delle aziende di manufacturing, che riuscirebbero, per esempio, ad ottimizzare l’utilizzo dei macchinari risparmiando energia, a migliorare le tempistiche di manutenzione e favorire così il prolungamento della vita del macchinari stessi.

Un’ulteriore dimostrazione dello stretto legame tra tecnologie digitali, analisi dei dati e sostenibilità ambientale.

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