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15.12.2020
| Tempo di lettura: 5 min

Circular economy: cos’è e come si può favorire

La circolarità della supply chain come fattore chiave nella transizione verso la sostenibilità

L’economia circolare (circular economy) è un modello economico alternativo che ha l’obiettivo di massimizzare il valore delle risorse presenti sul mercato. Per fare ciò è necessaria una trasformazione della supply chain in cui le tecnologie digitali giocano un ruolo fondamentale.

Per decenni la crescita economica lineare ha avuto un impatto negativo sull’ambiente: cambiamento climatico, degrado degli ecosistemi, inquinamento e perdita della biodiversità, ampliamento delle disuguaglianze economiche e sociali.
Complici i più recenti movimenti mossi da gruppi di giovani, la sensazione oggi è quella di essere a un punto di svolta, in cui questo modello economico che si basa sulla logica “produzione – consumo – scarto” non è più sostenibile per l’ambiente e per le persone.
Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma nel modo in cui gestiamo la nostra economia, promuoviamo la crescita e sosteniamo le nostre esigenze sociali.

Che cos’è l’economia circolare

L’economia circolare (o circular economy) è un modello economico alternativo in cui prodotti, risorse e materiali vengono utilizzati il più a lungo possibile, andando oltre il concetto di riciclo.
Ottimizzare le risorse già esistenti nell’economia consentirebbe di misurare la crescita economica non più sull’uso di risorse naturali primarie, ma sull’estrazione di valore aggiuntivo dalle risorse già presenti sul mercato.

I vantaggi della circular economy

L’economia circolare contribuisce a ridurre i prodotti di scarto negativi derivanti dalle attività aziendali (rifiuti, inquinamento, impronta di carbonio) e attenua i rischi associati alle risorse primarie (disordine dell’offerta, volatilità dei prezzi, ecc.). Allo stesso tempo, crea opportunità per la crescita aziendale: in un’economia circolare è possibile identificare e acquisire più valore da ciascuna unità di risorsa.

Se adeguatamente abilitata, la transizione verso un’economia circolare si tradurrebbe in molteplici vantaggi per la società:
– aggiornamento socio-tecnologico dell’economia
– connessione tra sistemi di innovazione, produzione e consumo
– generazione di nuovi flussi di entrate per le aziende
– creazione di opportunità di lavoro qualificato in vari settori e mercati digitali dinamici, che offrono nuovi servizi grazie a modelli di business innovativi e diversificati.

Il Green Deal europeo

Riconoscendo questi vantaggi, l’UE ha posto la transizione verso un’economia circolare al centro della sua nuova strategia di crescita economica europea: il Green Deal europeo. Il nuovo piano economico-ambientale ha l’obiettivo di costruire un’economia industriale indipendente dalle risorse, competitiva a livello globale, sostenibile, digitalizzata, climaticamente neutra e rigenerativa, in grado di catturare grandi volumi di risorse limitate e rinnovabili e distribuirle attraverso gli innovativi modelli di business dell’economia circolare.

Verso l’economia circolare, il ruolo della supply chain

La transizione verso un’economia circolare è un percorso impegnativo e richiede un elevato contenuto tecnologico con implicazioni dirette per le supply chain. Le filiere dovrebbero subire un importante distaccamento strutturale dalle value chain lineari, che rispondono alla logica del materiale lineare, dalle informazioni e da un flusso di capitale all’interno di un’unica supply chain.

Le supply chain circolari, infatti, si configurano come sistemi adattivi complessi durante tutto il ciclo di vita del prodotto, sia per quanto riguarda i flussi di materiali, sia per le interazioni tra attori e sistemi di progettazione – produzione – consumo.
L’obiettivo di creare più cicli di valore può essere raggiunto attivando modelli di business circolari che coordinino i flussi di materiale lungo l’intera catena di approvvigionamento, e attraverso modelli di business circolari digitalmente facilitati che si concentrino sul ciclo di vita completo del prodotto.

Il ruolo del digitale nell’economia circolare

I dati su prodotti, componenti e materiali incorporati nei passaporti dei prodotti diventano centrali per il monitoraggio, la tracciabilità e la chiusura dei loop di materiale.
Le tecnologie digitali e la digitalizzazione svolgono quindi un ruolo fondamentale nell’abilitazione di modelli di business circolari e nel mantenimento delle operazioni delle supply chain circolari, rendendo possibile e vantaggiosa la proposta di business comune degli attori interconnessi e coinvolti nella creazione di valore circolare.

Il ruolo della tecnologia

Per supportare la transizione verso un’economia circolare è necessario il potenziale dell’intero spettro delle tecnologie digitali come blockchain, IoT, AI e big data, oltre a una profonda esperienza nello sviluppo di modelli di product as a service.

Riconoscendo il ruolo chiave di queste tecnologie nello sviluppo di percorsi verso la sostenibilità economica, ambientale e sociale e grazie all’esperienza nella progettazione, ottimizzazione e innovazione delle supply chain in diversi settori, Intesa (Gruppo IBM) può supportare la transizione da supply chain lineari a circolari, consentendo la creazione di valore circolare e la cooperazione di successo tra le imprese e proseguendo nel suo percorso verso l’innovazione sostenibile.

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