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18.07.2018
| Tempo di lettura: 5 min

Il settore carburanti e la fatturazione elettronica B2B

18 Luglio 2018

In molti hanno già imboccato la corsia veloce per la fattura elettronica e ogni giorno tante altre stazioni di servizio si stanno adeguando. Pronti… si parte.

Claudia Gatti, Trusted E2E Solution Leader di Intesa (Gruppo IBM), e Alvise Abù-Khalil, Presidente e Fondatore di GetYourBill, ci illustrano l’articolato scenario della fatturazione elettronica in ambito petrolifero e le soluzioni disponibili per adempiere all’obbligo della Legge di Bilancio 2018, con focus specifico sul settore carburanti.

La normativa italiana prevedeva la scadenza del 1° luglio 2018, poi prorogata dal governo al 1° gennaio 2019, per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria verso tutti gli operatori del settore. Tale decisione, in aggiunta all’eliminazione delle tradizionali schede carburante, spesso oggetto di false detrazioni e deduzioni fiscali, pone le 21.000 stazioni di servizio coinvolte alle soglie di una vera e propria rivoluzione digitale. “L’esigenza di utilizzare una soluzione in linea con la recente normativa ma contestualmente calata sulle effettive necessità del settore può generare benefici a cascata, per esercenti e clienti, che spesso vengono sottovalutati.” – sostiene Claudia Gatti.

I 4 principali obiettivi che una soluzione appositamente sviluppata per il settore deve perseguire sono:

  • minimizzazione del tempo di gestione della fatturazione nelle stazioni di rifornimento
  • accesso alle fatture elettroniche emesse per recupero e tracciatura
  • possibilità di gestione degli errori e delle mancate consegne
  • integrazione con il Sistema di Interscambio anche per la gestone del codice intermediario

Oggi, la soluzione proposta da Intesa e GetYourBill consente, già in fase di compilazione del documento, di recuperare da database certificati tutti i dati dei titolari di Partita IVA necessari all’emissione del documento fiscale come richiesto dalla normativa. Attraverso i dispositivi di pagamento elettronico (POS) o integrato nelle piattaforme software della stazione di rifornimento, il servizio permette di emettere fattura per importi di qualsiasi entità anche nei confronti di coloro che non sono censiti sulla piattaforma, con un notevole risparmio di tempo.

“Per gestire in modo completo la fatturazione elettronica B2B, la soluzione si compone di due elementi integrati che permettono di gestire l’intero processo.” – sottolinea Alvise Abù-Khalil – “Il servizio di front-end (primo miglio) è coadiuvato da un portale gestionale per il Cedente e per il Cessionario per la raccolta dei dati per l’emissione della fattura; il servizio di back-end (secondo miglio) garantisce l’interconnessione verso SdI, la gestione degli Ack e degli scarti così come la conservazione digitale delle fatture emesse.”

L’ambito del rifornimento stradale è organizzativamente e tecnologicamente molto variegato. Le esigenze degli operatori del settore, se pur accomunati nella gestione della fiscalità, pone ogni compagnia o singolo distributore stradale di fronte ad attente riflessioni sulle scelte tecnologiche da adottare. Adeguarsi alla normativa non è semplice, soprattutto se i guadagni sono di qualche millesimo di Euro al litro. Non è un segreto che vaste aree del territorio italiano dispongono di scarsa connettività alla rete internet e tante strutture hanno impianti tecnologici datati e non aggiornabili. Le grandi compagnie non hanno interesse ad investire in ammodernamenti delle infrastrutture soprattutto perché la fatturazione all’utente finale viene percepita come un costo invece che un guadagno. Il processo per loro era già sotto controllo tramite i contratti di netting* mentre per il singolo gestore (detto comunemente “pompa bianca”) l’adeguamento è percepito ancora più gravoso… e come dare loro torto dato che provengono da un impegno che comporta al massimo un timbro su una scheda carburante e poco più?

Tutto ciò ha portato ad uno slittamento all’1 gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica presso gli impianti stradali di distribuzione ma non ha fermato l’esigenza di digitalizzazione degli impianti che dall’1 luglio 2018 ricevono fatture elettroniche da parte delle compagnie. Questo ha portato molti gestori lungimiranti ad attrezzarsi in ambito fatturazione anche per i clienti finali in modo da essere già pronti al cambiamento.

Il percorso di adeguamento alla normativa è quindi in corso e rappresenta un’opportunità unica per tutta la filiera del settore, con evidenti vantaggi nei processi di digitalizzazione, tracciamento dei pagamenti e risparmio sui costi.

 

* Il sistema di rifornimento gestito mediante l’utilizzo di specifiche carte “fedeltà” rilasciate direttamente dalle compagnie petrolifere.

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