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02.09.2022
| Tempo di lettura: 8 min

Fattura elettronica verso Privati e verso Pubblica Amministrazione

Qual è la differenza tra fatturazione elettronica PA e B2B?

Fatturazione elettronica per B2b e PA

Dal Sistema al Processo: ecco i diversi tipi di fatturazione elettronica.

In questo articolo scoprirai:

Gli ultimi anni sono stati rivoluzionari per il sistema di fatturazione: da Aprile 2015 è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione; da Gennaio 2017 ha preso il via quella tra Privati, ovvero B2B, in forma facoltativa; dal 2019 la fatturazione elettronica tra privati è diventata obbligatoria.

Vediamone i rispettivi aspetti principali.

La Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione

Per quanto riguarda la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, è bene ricordare che si tratta di un obbligo imposto dalla Legge già dal 2015. Tutte le ditte fornitrici della Pubblica Amministrazione sono tenute a rispettare il linguaggio standard per la creazione delle fatture elettroniche: l’XML“Tracciato FatturaPA”e a passare dal Sistema di Interscambio (SdI) per il relativo invio.
Le operazioni da compiere sono state definite nel Decreto Ministeriale 3 Aprile 2013 numero 55.
I file devono essere inoltrati in un formato .xml, firmati digitalmente, all’interno dei campi devono contenere tutti gli elementi necessari affinché possano essere accettato dal Sistema di Interscambio (SdI). Ad esempio, devono rispettare la corretta nomenclatura quale: Identificativo univoco del Trasmittente e Progressivo univoco del file e avere valorizzati tutti i campi obbligatori richiesti dalla normativa. Tutte le fatture in formato XML devono essere firmate digitalmente dal fornitore con la propria firma digitale. Questa è necessaria in quanto garantisce sia l’integrità delle informazioni contenute nella fattura che l’autenticità dell’emittente. Una volta formato correttamente e firmato digitalmente, il file può essere inviato allo SdI.
Sono previsti diversi canali di trasmissione per l’invio dei file:

  • un sistema di posta elettronica certificata;
  • Sistema di cooperazione applicativa su rete internet, modello web service basato su protocollo https;
  • Sistema di trasmissione dati basato su protocollo FTP;
  • Sistema di trasmissione su portale web predefinito.

Successivamente all’invio e alla ricezione delle relative notifiche sul buon esito, tutti i file devono essere conservati digitalmente a norma per 10 anni.

Fatturazione elettronica per B2b e PA

La fatturazione elettronica B2B

La fatturazione elettronica tra privati, o fatturazione elettronica B2B, parte da un processo analogo, utilizzando lo stesso tracciato della PA, con lievi modifiche, e lo stesso sistema di trasmissione, ossia l’inoltro tramite lo SdI.
Nello specifico per inviare una fattura elettronica ad un Privato bisogna inserire nel campo “CodiceDestinatario” l’identificativo di 7 cifre del destinatario se questi è iscritto all’anagrafica del Sistema di Interscambio (SdI), altrimenti inserire il codice 0000000 e valorizzare il campo “PECDestinatario” con l’indirizzo PEC del destinatario.

Fatturazione elettronica: cos’è il Codice Destinatario

Il formato della fattura elettronica utilizzato per le Pubblica Amministrazione viene utilizzato nella fattura B2B indicando nel campo “FormatoTrasmissione” il valore “FPR12” mentre è possibile, per lo scambio tra privati, utilizzare anche il formato semplificato denominato “fattura semplificata”, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge IVA per le fatture fino a 100 euro.
I Privati, per ricevere le fatture elettroniche, devono iscriversi all’anagrafica del Sistema di Interscambio (SdI) se si utilizzano canali di ricezione come web services o ftp; altrimenti si possono ricevere le fatture dallo SdI alla propria PEC. La fattura deve poi essere conservata sostitutivamente e quindi in digitale per i canonici 10 anni.

Fatturazione elettronica 2022: le nuove specifiche tecniche

La fatturazione elettronica B2B è obbligatoria per tutti?

Sono esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica i soggetti che
– applicano il regime forfettario;
– applicano il regime dei minimi o regime di vantaggio;
– effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti di non residenti, comunitari ed extra comunitari.

Agevolazioni per fattura elettronica B2B

Per chi decide di adottare la fattura elettronica B2B, sono previste delle agevolazioni fiscali quali: minori obblighi relativi alla sospensione della comunicazione per le operazioni con i paesi black list dell’UE; l’eliminazione dello spesometro; la compilazione dei modelli INTRA, per l’acquisto di beni e servizi, e la lettera d’intento. Un altro punto di forza del provvedimento riguarda l’IVA: i rimborsi avverranno entro tre mesi dalla dichiarazione annuale e non sarà più necessario apporre il visto di conformità delle garanzie per somme che superano i 15 mila euro.

Fatturazione elettronica per B2b e PA

I vantaggi della fatturazione elettronica

La fatturazione elettronica, sia PA che B2B, sta dando un forte contributo alla digitalizzazione di tutto il Paese. Permette di ottenere notevoli agevolazioni accelerando le semplificazioni burocratiche. Si tratta di uno strumento idoneo all’innovazione digitale, il quale consente di attuare lo snellimento delle procedure e dei processi amministrativi. Inoltre, i contribuenti si rendono trasparenti e verificabili al Fisco e pertanto non incorrono in ulteriori controlli da parte dello Stato poiché le fatture elettroniche sono a disposizione degli organi preposti ai controlli.
Inoltre, in linea generale e per tutti, i vantaggi, facilmente prevedibili dal passaggio di un processo tradizionale basato su carta alla fatturazione elettronica, riguardano vari punti, quali ad esempio:

  • eliminazione delle attività di stampa e imbustamento;
  • miglioramento delle attività di back office legate all’invoice management (ricerca, consultazione, disputa, contenzioso);
  • eliminazione degli spazi fisici dedicati agli archivi cartacei per l’archiviazione.

A tal proposito l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano afferma che «per organizzazioni che producono/ricevono un volume di Fatture superiore alle 3.000 Fatture/anno, il risparmio si stima tra i 7,5 e gli 11,5 euro a fattura».

A tal proposito l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano afferma che «per organizzazioni che producono/ricevono un volume di Fatture superiore alle 3.000 Fatture/anno, il risparmio si stima tra i 7,5 e gli 11,5 euro a fattura».
Di fronte a quanto esposto, la fatturazione elettronica PA o tra Privati, è fondamentale per garantire ad un’azienda una maggiore efficienza che si riflette poi in un’aumentata competitività nelle grandi sfide che ormai pone l’economia moderna.

I servizi di Intesa per la fattura elettronica verso Pubblica Amministrazione e Privati

Intesa, grazie ad una continua ricerca, ti propone soluzioni innovative per emettere fatture digitali PA, B2B e B2C. Il nostro servizio prevede soluzioni per la gestione e il monitoraggio dell’intero ciclo del documento, dalla sua emissione in formato XML, alla trasmissione al SdI (Sistema di Interscambio), alla conservazione a norma. Tutte le nostre soluzioni sono ottimizzate per integrarsi perfettamente con i processi aziendali, riducendo tempi, costi e risorse necessarie. E’ inoltre possibile monitorare in tempo reale l’intero processo dei documenti. Scopri i nostri servizi di fatturazione elettronica.

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