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03.01.2019
| Tempo di lettura: 7 min

I trend del digitale nel 2019 tra conferme, novità e skill gap

3 Gennaio 2019

Le previsioni cross-industry degli analisti sulle tecnologie che domineranno la scena della Digital Transformation nei prossimi anni.

Gartner definisce un trend tecnologico strategico come una tendenza che ha un potenziale impatto significativo sul business. I fattori presi in considerazione includono un elevato potenziale di interruzione del business da parte degli utenti finali o dell’IT, la necessità di un investimento importante o il rischio di essere in ritardo nell’adottare una data tecnologia.
Come ormai consuetudine dal 2007, anche quest’anno Gartner ha stilato la sua lista dei primi 10 trend tecnologici strategici* che hanno il potenziale di cambiare ulteriormente i ruoli di individui e aziende. Le previsioni evidenziano che il filo conduttore dei prossimi anni continuerà ad essere il cosiddetto Intelligent Digital Mesh ovvero la rete digitale intelligente verso cui convergono temi già noti e sempre più consolidati come Intelligenza Artificiale e Aumentata, Internet of Things, Machine Learning, Edge Computing, ecc.

1. Oggetti interconnessi e automatizzati
Ci saranno più veicoli autonomi; non solo mezzi di trasporto ma anche robot e droni che fanno uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) per automatizzare le proprie funzionalità. Auto, robot o mezzi a supporto dell’agricoltura, ovvero gli “oggetti autonomi”, usano l’AI per eseguire compiti tradizionalmente fatti dagli umani; operano con diversi gradi di capacità, coordinazione e intelligenza. Ciò rappresenta un ampio quadro di potenziali applicazioni e praticamente ogni servizio e oggetto dell’Internet of Things (IoT) incorporerà una qualche forma di AI per automatizzare processi o azioni umane. Va precisato che queste applicazioni non hanno le stesse capacità di un cervello umano per il processo decisionale, l’intelligenza o l’apprendimento generico.

2. Da “Advanced Analytics” ad “Augmented Analytics”
Gli Analytics potenziati dal Machine Learning e dalla gestione del linguaggio naturale sono pronti a diventare la tendenza dominante per l’analisi dei dati a supporto della rivisitazione dei processi. Entro il 2020, il numero di data scientist crescerà cinque volte più rapidamente degli scienziati standard e oltre il 40% delle attività di data science saranno automatizzate, con conseguente aumento della produttività.

3. Sviluppo guidato dall’Intelligenza Artificiale (AI) e Aumentata
Gli strumenti utilizzati per la creazione di soluzioni basate su AI vengono potenziati con funzionalità che aiutano gli sviluppatori professionisti e automatizzano le attività di analisi avanzate, test e generazione automatica di codice.

4. “Digital twin” ovvero gemelli digitali
In quanto rappresentazioni digitali che rispecchiano oggetti, processi o sistemi reali possono anche essere collegati per crearne di analoghi e ingranditi, come una centrale elettrica o una città. Oggi l’attenzione si concentra sui Digital Twin nell’IoT, che potrebbero migliorare il processo decisionale aziendale fornendo informazioni sulla manutenzione e l’affidabilità, informazioni su come un prodotto potrebbe funzionare in modo più efficace, dati sui nuovi prodotti e maggiore efficienza.

5. Edge Computing
Presto vedremo diffondersi questa topologia informatica affiancata al Cloud Computingin. L’Edge Computing prevede che la raccolta e l’elaborazione delle informazioni sia posta più vicina alla fonte delle stesse; si avrà come risultato una significativa diminuzione del traffico dati con conseguente calo dei tempi di latenza e riduzione dei costi complessivi. Attualmente, gran parte del focus di questa tecnologia è il risultato della necessità di fornire funzionalità disconnesse o distribuite nel mondo IoT integrato.

6. Tecnologie immersive
Entro il 2028 le piattaforme conversazionali, che cambiano il modo in cui gli utenti interagiscono con il mondo, e tecnologie come realtà aumentata (AR), mista (MR) e virtuale (VR), che cambiano il modo in cui gli utenti percepiscono persone e oggetti porteranno a nuove esperienze immersive. AR, MR e VR mostrano il potenziale per una maggiore produttività, con la prossima generazione di VR in grado di percepire le forme e tracciare la posizione di un utente e MR che consentirà alle persone di visualizzare e interagire con l’esterno.

7. Blockchain
Ormai entrato nel linguaggio comune, questo sistema è un tipo di registro distribuito, che comprende una lista in ordine cronologico espanso di record transazionali irrevocabili firmati crittograficamente e condivisi da tutti i partecipanti in una rete definita. Consente alle aziende di tracciare una transazione su un determinato asset (fisico oppure digitale) e operare senza la necessità di centralizzare le componenti autorizzative. Alle prime implementazioni di business nel settore finanziario ne sono seguite molte altre e si estendono oggi a governi, sanità, cicli produttivi, supply chain e praticamente in quasi tutti i settori e mercati è possibile identificare uno use case che implichi l’impiego di blockchain.

8. Spazi intelligenti
Da case intelligenti e fabbriche interconnesse fino all’idea sempre più diffusa di smart city, potremmo essere giunti al momento in cui il mercato entrerà nella fase di implementazione robusta degli spazi intelligenti. La tecnologia diverrà parte integrante della vita quotidiana: ambienti fisici e digitali in cui esseri umani e sistemi tecnologici interagiranno per un’esperienza più coinvolgente, interattiva e automatizzata.

9. Etica digitale e privacy
Gartner sostiene che “qualsiasi discussione sulla privacy deve fondarsi sul più ampio argomento dell’etica digitale e sulla fiducia dei clienti, degli elettori e dei dipendenti; mentre la privacy e la sicurezza sono componenti fondamentali nella costruzione della fiducia, la fiducia è in realtà molto più che solo questi componenti.” Il passaggio dalla privacy all’etica porta la conversazione oltre il concetto di “siamo conformi” verso quello “stiamo facendo la cosa giusta”.

10. Quantum Computing
Su quest’ultima tendenza gli analisti si sono dimostrati piuttosto cauti sebbene venga sottolineata la sua validità come una tendenza attuale importante; potrebbe essere necessario attendere un decennio per le prime applicazioni o addirittura due per estrarre un valore significativo dall’informatica quantistica.

La maturità digitale e le competenze necessarie per sostenere questi trend emergenti
I 10 trend analizzati hanno il potenziale di generare interruzioni e offrire opportunità significative. I leader dell’innovazione aziendale devono prendere in considerazione queste tendenze per identificare opportunità, contrastare le minacce e creare aree di sviluppo per il business delle proprie organizzazioni. Parallelamente, l’evoluzione della tecnologia e del mercato del lavoro richiedono nuove forme di integrazione tra il mondo delle imprese e i modelli di istruzione. Proiettare l’impresa nel futuro significa anche ripensare l’organizzazione del lavoro.
L’aspetto fondamentale da prendere in considerazione è che le competenze necessarie per gestire questo percorso di trasformazione non sono futureproof, hanno un termine che spesso non va oltre i 5-10 anni se l’aggiornamento continuo e la creazione di nuovi skill non fanno parte della routine quotidiana di imprese e individui. Non è affatto semplice e questo è il principale motivo per cui numerose aziende, grandi e piccole, faticano a tenere il passo con l’innovazione digitale; pensano alla digital transformation come all’adozione seriale di piattaforme e strumenti.
Le strutture che stanno registrando i migliori risultati nel rapportarsi con le tecnologie digitali emergenti sono invece quelle che hanno saputo implementare piani di HR Digital Transformation continuativi per promuovere nuovi modi di lavorare, colmare i vuoti in termini di soft skill ed aumentare il coinvolgimento da parte di tutti coloro che fanno parte dell’organizzazione verso i temi del digitale.

 

*Fonte: www.gartner.com

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